Accendere il buio

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31/08/2024

I colori sono lo spettacolo più bello, e atteso, dell'estate. Le luci dell'alba, il sole che si fonde con il mare, il tepore del tramonto che infuoca il cielo: d’estate il mondo assume un sapore diverso, limpido, cristallino proprio come cristallina è l'acqua del mare. Ma, i colori possono accendere il mondo, solo se il mondo vede prima il buio, solo se il mondo vive prima il buio. Un po’ come noi, un po’ come la nostra vita, intrisa di tempeste da cui possono emergere gli arcobaleni più belli

Il suono di settembre alle porte è sempre lo stesso, ogni anno: torna la routine, tornano i buoni propositi, i progetti da realizzare, quelli da completare, quelli da eliminare. È come se l'estate mettesse un filtro, scandisse il confine tra un prima e un dopo. E, in mezzo, proprio al centro, ci siamo sempre noi. Le routine, in fondo, sono create per la maggior parte da noi. Ad alcune aderiamo ciecamente, senza rendercene conto, altre le scegliamo con cura, studiando i minimi dettagli di quella che diventa, a poco a poco, la storia della nostra vita, del nostro momento di vita. In molte routine ci perdiamo anche, non ci riconosciamo, cavalchiamo l’onda di un cambiamento momentaneo. 

Settembre è, per eccellenza, il mese della riorganizzazione totale. La confusione estiva si tramuta in ordine, rigidità, schemi da seguire. Il sapore dell'estate che sta per finire, della controra torrida che non lascia spazio neanche ai pensieri, diventa il motore delle nostre azioni. La nostalgia di un tempo che sta per finire si mescola alla frenesia dei nuovi inizi, di un ritorno alla normalità che è, ormai, un tempo straordinario. Straordinario proprio come straordinaria è l'estate. Straordinario proprio come straordinari siamo noi, durante l'estate

Siamo come stelle cadenti: meteore che, entrando in contatto con l'atmosfera, diventano scie luminose, incandescenti, visibili solo per una manciata di millisecondi. Ci ritagliamo il nostro spazio, credendo che la massima aspirazione sia quella di brillare sempre, essere impeccabili in ogni situazione. Ma, la vita non è una pianura. È un saliscendi continuo di emozioni, sensazioni, ferite, note intonate e note stonate. Crediamo di essere una cosa sola, un unicum. In realtà, siamo tante cose. Siamo le cose che vediamo, ma anche quelle che non vogliamo vedere. Siamo i pensieri positivi, ma anche quelli negativi, che taciamo, di cui spesso ci vergogniamo. Siamo le emozioni che scegliamo di provare, ma anche quelle che arrivano all'improvviso, che ci fanno sobbalzare, che ci fanno addentrare in posti sconosciuti. 

Una frase di Nietzsche recita:

 

Diventa ciò che sei.
Friedrich Nietzsche
   

In un mondo il cui mantra di vita è quello di aspirare sempre al meglio, diventare il meglio per sé stessi, la vera rivoluzione è guardarsi dentro. La vera rivoluzione è diventare sé stessi, comprendersi un po’ di più, accogliere tutte le zone grigie che ci portiamo dietro. I grandi cambiamenti non partono dall'esterno, né hanno bisogno di elementi esterni per poter accadere. I veri cambiamenti partono da dentro, da quello che siamo, da chi vogliamo essere.

La luce è luce perché illumina tutte le parti in ombra, scure, senza ossigeno. Ma, una volta che si spengono le luci, è il buio che si accende. È quel buio che spesso calpestiamo. È quel buio che ci spinge a non accendere la torcia, quando sarebbe la cosa più veloce e facile da fare. È quel buio che ci pone faccia a faccia con le nostre paure, con i desideri che non vogliamo svelare, per timore che svaniscano. È quel buio che divampa dopo le luci, al di là dei riflettori. È quel buio che non chiede il permesso, che arriva proprio come un blackout: improvviso, inaspettato, accecante. È quel buio che siamo pronti ad accogliere, dopo le luci dell'estate. Perché è un buio colorato da mille sfumature. Basta solo guardare oltre.