Felici, tristi, allegri o arrabbiati che siamo la nostra compagna quotidiana è la musica. È uno specchio nel quale ci sentiamo liberi di riflettere le nostre emozioni e sfogarci. È un insieme di sentimenti che dà senso alle nostre giornate e compone la nostra vita. Con la musica non ci sono limiti né delusioni. È sempre pronta ad ascoltarci senza giudicarci e ad appoggiarci. È davvero tutto ciò di cui abbiamo bisogno per liberare la nostra mente.
Siamo sempre stati abituati ad ascoltare canzoni, impararle e cantarle a nostro piacimento e, probabilmente, la musica è sempre stata una costante del nostro io e della nostra personalità. Il tipo di musica che ascoltiamo e preferiamo rispecchia indubbiamente il nostro carattere e le nostre preferenze; non dobbiamo vergognarcene. Oggi come oggi se non si conoscono determinati cantanti o canzoni ci si sente esclusi ma la musica non vuol dire mai esclusione. Così facendo si va a deformare il senso stesso di ciò che vuole trasmettere la musica e, seguendo dei tipi comuni, allontaniamo anche la nostra personalità.
Se noi siamo abituati ad usare costantemente delle maschere per apparire o dis-apparire in pubblico, la musica non se ne serve. Lei appare così com'è, senza vergogna. Si colora di pura bellezza proprio perché al suo interno è varia e ha cuore e mente in ogni genere conosciuto. Sa dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno e riesce ad illuminare anche gli animi più bui. Come canta una famosa canzone di Andrea Bocelli con Giorgia "lei è di tutti quelli che hanno un bisogno sempre acceso".
Lei è di tutti quelli che hanno un bisogno sempre acceso
Ecco, la musica si presta a tutto ma è rivolta davvero solo a coloro che la sanno apprezzare perché bisognosi di un faro che resti sempre acceso ad illuminarli il cammino. Quando cerchiamo di sviare la nostra vera natura solo perché coinvolti in un fenomeno di massa, allontaniamo anche la nostra musica. Sì, perché ognuno di noi ha la sua musica; una musica segreta che non potrà mai essere del tutto svelata. Qualora ci allontanassimo dalla nostra musica, interomperemmo il patto che ci lega a lei. Indubbiamente è bello avere una musica che ci possa rendere uguali ma è un bisogno averne una propria e, soprattutto, non vergognarsene solo perché diversa da quella che gli altri si aspetterebbero.
Non bisogna vedere i giudizi altrui come impedimenti alla nostra personalità perché siamo diversi gli uni dagli altri e anche i nostri sentimenti cambiano. L'effetto che una canzone fa è totalmente soggettivo e come tale deve essere visto. La musica è soggettività. È un panorama oggettivo con mille sfumature soggettive. Quando saremo pronti ad accettare i gusti altrui senza giudicarli potremo dire di aver capito il senso della musica. Perché la musica è lo strumento con il quale il mondo può descrivere la sua armonia agli uomini.