I vuoti sono vuoti. I vuoti rimangono vuoti. I vuoti vanno riempiti. Questo è quello che ci hanno sempre detto, che ci siamo sempre ripetuti. Bisogna riempire i vuoti. I vuoti lasciati dalle mancanze, dalle insicurezze, dagli scarabocchi della vita. Ma, se i vuoti potessero parlare, forse ci direbbero che non vogliono essere riempiti, perché pieni già lo sono. Sono pieni di tutti i vuoti che abbiamo costruito intorno a noi, che ci siamo raccontati su di noi. Sono pieni di tutti i vuoti che non vogliamo vedere, perché, se lo facessimo, ci sentiremmo un po’ vuoti anche noi.
Le vicende delle ultime settimane, di cui media, giornali, televisione hanno incessantemente parlato, ci hanno posti davanti a due grandi verità: la certezza di quanto la nostra società si fondi sul possesso, mascherato da amore, e la certezza che nessuno di noi è immune a tutto questo. Perché, tutto questo ci circonda. Tutto questo lo vediamo quotidianamente, e, pur vedendolo, lo ignoriamo. Gli neghiamo la possibilità di esistere per noi, di acquisire l'importanza che merita. Infatti, una cosa assume per noi valore, acquista la sua esistenza, il suo essere, solo quando la riconosciamo. Non basta vederla, per riconoscerla. È necessario uno sforzo in più. È necessario direzionare l'attenzione su quella cosa, analizzarla da vicino, analiticamente, permettendole di assumere le sembianze più giuste per noi.
È un po’ come un vestito: appeso sembra così bello, limpido, scevro di difetti, ma, quando lo indossiamo, le nostre aspettative calano miseramente. E, calano miseramente perché anche un vestito non è mai come sembra. Si deve adattare alla nostra fisicità, al nostro modo di indossarlo, al nostro modo di viverlo. Siamo tutti bravi a sentirci immuni rispetto a quello che accade agli altri, perché, per l'appunto, capita agli altri. Non ci tocca così tanto da vicino, non intacca la nostra incolumità, almeno fisica. Ma, quegli altri, domani, potremmo essere noi. Potremmo essere noi a doverci difendere dalla pericolosità di una persona. Potremmo essere noi a vivere una relazione tutt'altro che sana. Potremmo essere noi a dover denunciare una violenza subita. Potremmo essere noi a vivere tutto quello che altre persone stanno vivendo proprio oggi, proprio ora.
La cosa più bella della vita è che, per esistere, non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno. Non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno, per emozionarci. Non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno, per camminare. Non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno, per correre. E, non dovremmo chiedere il permesso a nessuno nemmeno per vestirci come vogliamo, per uscire con chi vogliamo, per abbracciare chi vogliamo, per amare chi vogliamo. La libertà non è una concessione. La libertà è un diritto, un diritto inalienabile di ogni essere umano. E, come tale va rispettata in ogni ambito della vita, soprattutto quello di coppia. Perché, si è coppia non quando c'è una fusione di identità, ma quando due identità, distinte e separate, si tendono la mano preservando sempre la propria unicità, difendendo sempre la propria libertà.
La felicità non dipende dai vuoti che riempi, ma dai pieni che crei.
Così recita una frase di Paolo Borzacchiello. I vuoti non vanno riempiti, perché pieni già lo sono. È lì, proprio lì, che si cela la motivazione. La motivazione endogena, intrinseca, di andare avanti, di fare sempre meglio, di fare quello che ti fa stare meglio. Un vuoto è un elemento pieno visto da un'altra prospettiva. La prospettiva di chi quel vuoto lo contempla, non lo ignora. La prospettiva di chi, quel vuoto, lo unisce a tanti altri pieni, creando un nuovo vuoto pieno, vicino a tanti altri vuoti pieni.
I vuoti pieni sono quelli che la sera porti con te nel letto, non sapendo che siano già pieni. I vuoti pieni sono il volto dell'emozione che provi quando fai qualcosa che ti piace, non sapendo che è proprio il fatto di fare quello che ti piace a riempire ancora di più questi vuoti già pieni. I vuoti pieni sono tutti i no che hai ricevuto, le delusioni per cui tanto hai pianto, non sapendo che è la tolleranza alla frustrazione a renderti una persona stabile emotivamente. I vuoti pieni fanno parte di te, sono parte di te. E, il vuoto pieno più grande sei tu, che hai passato la vita a cercare chi ti completasse, non sapendo che, completo, lo sei già. Perché, l'unica persona in grado di completare te stesso sei proprio tu.