Eppure cadiamo felicidi Enrico Galiano | |
Genere: Narrativa Contemporanea | Prima pub.: 2017 |
Formati disponibili: Cartaceo,Ebook,Audiolibro | Link Amazon |
Scheda libro completa |
Adolescenza: un varco immenso tra il mondo adulto e quello fanciullesco; un esserci nel mondo che sembra non arrivare mai; un non riconoscersi che acquista il sapore della vita. Gioia Spada si sente proprio così: lontano da tutto e tutti, eppure sulla bocca di tutti, la "mai-una-gioia" fatta persona, una libellula costretta a mantenere in equilibrio la bilancia della sua vita. Tra salite, cadute, colpi di scena e un amore improvviso, Enrico Galiano si addentra nella mente di una ragazza cresciuta troppo in fretta.
Le giornate per Gioia scorrono più o meno tutte uguali. La nuova scuola, con compagni sempre pronti a giudicare, e poi il ritorno a casa, con la madre quasi sempre ubriaca e una nonna paralizzata nel letto senza facoltà di parola. Ma la vita è sempre pronta a stravolgerci, capovolgere piani che ci sembravano impeccabili, girare quelle amate fotografie di persone ritratte di spalle. La vita è sempre pronta a farci cambiare prospettiva.
E per Gioia il grigio della sua monotonia si trasforma allora in una tavola di colori tutti uniti, dove ogni sfumatura è essenziale per vivere. Ogni sfumatura diventa tanto bella quanto intraducibile, proprio come le parole che le piace collezionare. Perché l'intraducibile è segno di verità.
E, allora, come poter decifrare una vita, un amore che non si mostra per quello che è? "Ogni luce ha un cuore di buio", e questo Gioia lo sa. Ognuno di noi ha i propri demoni che lo tormentano. Ogni Amore ha la sua Psiche che vorrebbe svelarlo, senza farsi notare. Ma amore e ragione non vanno mai d'accordo. L'amore è, l'amore basta a sé stesso, l'amore è il fuoco che accende la speranza. E amare significa saper bruciare senza spegnersi mai. Aspettare e aspettarsi perché l'amore torna sempre alla sua origine.
Il mondo che Gioia vede non è quello in cui vorrebbe vivere. D'altronde, chi lascerebbe tutto uguale? Un mondo spinoso che si nutre di ipocrisia, falsità, illusioni, disamore. Un'umanità che si è disumanizzata proprio a causa delle persone. Per Gioia, invece,
Tradurre, infatti, significa perdere quell'aura di unicità che ogni cosa ha; togliere a ciascuno quel pezzo di mondo che è e vorrebbe essere.
Filosofia, arte, musica, cultura, letteratura si mescolano in un unicum, un tutt'uno che li lega al filo della vita. Con leggerezza e tranquillità, ma in modo molto acuto, Enrico Galiano descrive un po' tutti noi, con le nostre fragilità, i nostri desideri, i nostri dubbi e la continua paura di deludere gli altri e non emergere. Descrive un amore complicato, ma anche il coraggio di lasciar andare quando arriva il momento.
Ma noi ci siamo e possiamo succedere e far succedere le cose. Siamo vivi, anche se barcolliamo in un mare di incertezze e colpi di scena. L'amore è il nostro salvagente, la vita la nostra ancora. E la felicità è proprio nelle cose che cadono e rumore non fanno.