Il bordo vertiginoso delle cosedi Gianrico Carofiglio | |
Genere: Narrativa Contemporanea | Prima pub.: 2013 |
Formati disponibili: Cartaceo,Ebook | Link Amazon |
Scheda libro completa |
Cosa sa riservarci la vita? Quali parole saremmo in grado di usare per parlare a tu per tu con noi stessi? Esiste realmente una strada chiara e lineare che ci conduca alla piena conoscenza delle cose che viviamo? Gianrico Carofiglio, con tono tagliente ma quanto mai veritiero, ci racconta quei segreti che ci rifiutiamo di sentire. Quei segreti che in modo veniale bussano alla nostra porta. Respinti, soli. Pieni di tutto quello che noi chiamiamo debolezza.
Enrico è un uomo di quarantotto anni. Solitario. Abitudinario. In preda alla voglia di rispolverare il bordo scomodo di alcune vicende, una mattina lascia Firenze per tornare alla sua città di origine. Da sfondo e compagnia al suo racconto parallelo, tra un passato forse da dimenticare e un presente vuoto e spento, si trova Bari. I suoi vicoli, le sue piazze, le storie "che sono un pezzo di mondo" accolgono in maniera quasi sconosciuta proprio lui, che Bari la sentiva parte attiva di se stesso.
Eppure, camminando palmo a palmo con quei vicoli, sul bordo del lungomare, Enrico si sente straniero. Straniero nella sua stessa città. Ma è necessario sentirsi estranei per riscoprire pezzi di vita che dimentichiamo. O forse che abbandoniamo nella speranza di dimenticarli. L' Enrico adulto parla a se stesso e, contemporaneamente, all' Enrico giovane. Adolescente triste ma anche innamorato. Forse più inconsapevolmente di quanto crede. E da questo dialogo si avverte "la percezione del cambiamento nell'attimo in cui il cambiamento stava per avvenire". Nascono due storie parallele, ma paradossalmente intrecciate. L'una si riflette sull'altra, in un mare di pensieri, riflessioni, sogni e paure. Onde che si infrangono tra loro trovando sempre e comunque la forza di rinascere.
Quello raccontata è più di una semplice vicenda. È un viaggio tra filosofia, arte, storia, politica, letteratura. È l'ego interiore che risuona per svegliarci. Per farci comprendere che la vita non la dobbiamo scansare ma vivere. Vivere intensamente. Comprendere, prima di tutto da noi stessi, che "le cose non sono ovvie come sembrano". A tutto c'è un prezzo. E anche un limite. Bisogna riuscire ad accettare proprio il "bordo vertiginoso delle cose".
È un romanzo che lascia con il fiato sospeso. Un romanzo che parla a tu per tu con paure, paranoie ma anche scomode verità. Un romanzo che continua anche dopo l'ultima pagina, quando dovrebbe finire. Un romanzo il cui eco risuona forte dentro noi stessi. E non c'è storia più bella di quella in cui ci immergiamo, senza via di ritorno.