L'età fragiledi Donatella Di Pietrantonio | |
Genere: Narrativa contemporanea | Prima pub.: 2023 |
Formati disponibili: Cartaceo, Ebook | Link Amazon |
Scheda libro completa |
Ci sono luoghi che ci stanno stretti fin da quando nasciamo. Ci sono luoghi che assomigliano a delle calze a rete: nelle insenature che stringono la pelle, si intravedono i buchi mai riempiti, i vuoti mai rimarginati. Ci sono luoghi dai quali fuggiamo con così tanta forza, che è quella stessa forza a riportarci lì, faccia a faccia con le nostre paure, davanti alle nostre ferite più profonde. Ci sono luoghi in cui ci perdiamo, e luoghi che ci fanno perdere. Sono i luoghi che parlano di noi: quei luoghi in cui l’eco del richiamo è più forte della sordità che per anni ci siamo portati dietro.
Lucia lo sa, quanto possano far male alcuni luoghi. Lucia lo sa, quanto siano pungenti quei ricordi che vorresti solo cancellare dalla memoria, come se niente fosse mai esistito. Una figlia ventenne, un divorzio alle spalle: quante cose cambiano, negli anni. Quanta fatica si fa, a cercare di far quadrare ogni minimo dettaglio, per poi scoprire che nulla, mai, potrà quadrare alla perfezione. L'entroterra abruzzese l’ha tenuta stretta a sé, e Lucia non ha mai davvero creduto, né voluto, abbandonare i luoghi che l’hanno partorita. Quei luoghi che sono stati fonte di amore, ma anche sorgenti di odio spesso celato, quasi mai dimostrato.
Le estati della tarda adolescenza hanno sempre il sapore di libertà: libertà di un tempo che scorre, della vita che ci passa davanti danzando, a volte lentamente, altre volte molto più velocemente. Si pensa di non poter mai crescere veramente, finché è la vita a presentarti il conto. Un conto che non ti aspetti. Un conto che segna la linea di confine tra un'adolescenza ormai finita, e un’età adulta che senti non appartenerti. Il conto diventa sempre più salato, quando arriva nel bosco della tua famiglia, in un campeggio dove trascorri serenamente le estati, in cui ti fingi turista per ammirare le storie di chi, turista, lo è per davvero. Il conto diventa sempre più difficile da pagare, quando ad essere coinvolta è la tua migliore amica, quando tu, da quel giorno, puoi definirti una miracolata.
I segreti che ci portiamo dietro diventano parte dei nostri tratti identitari. Possono rimanere chiusi per anni nei meandri della nostra mente, senza fare rumore, senza disturbare. Ma, basta un niente per farli riaccendere: un piccolo dettaglio, apparentemente insignificante, diventa una miccia pronta ad esplodere. Lucia ha trovato l'amore proprio grazie ad una storia rimasta segreta, una storia scomparsa nel buio della notte più profonda. Una notte che, però, non ha tardato così tanto a finire. Una notte che ha dato in pasto all'alba del giorno nuovo ciò che di più pericoloso possa esistere: la delusione di un figlio.
Essere genitore non è per niente semplice, così come essere figli non lo è. Ci si carica di aspettative reciproche, credendo di poter fare al meglio tutto, per poi scoprire che, il più delle volte, anche il meglio non basta. Lucia ha tenuto Amanda sempre ben lontana dai luoghi della sua adolescenza, lontana da una vita che non voleva farle vivere. Lontana da una vita che neanche Lucia voleva rivivere. Ma,
I posti custodiscono le storie di chi ci ha abitato, i pensieri di chi si è perso, di chi si è ritrovato, di chi non ha voluto mai cercarsi. I posti conservano l'odore di chi ci è passato, di chi si è fermato, di chi è partito senza mai andarsene davvero. I posti possono avere una nuova vita, ma non possono cancellare la vita di chi, per quei posti, ha dato la sua stessa vita.
C’è una fragilità intrinseca in ogni età. Si è fragili da giovani, quando non si sa ancora cosa fare della propria vita, quando si hanno tante domande, e molte poche risposte. Si è fragili da adulti, quando un pezzo di vita si è già concluso, quando riaffiorano mille dubbi, e si mettono in discussione tutte le proprie certezze. C’è un’età fragile che ci chiama, che sussurra il nostro nome, e c’è una fragilità in ogni età. C’è una fragilità a cui siamo chiamati a rispondere, non sempre quando ci sentiamo pronti. È la stessa fragilità che ha fatto incontrare Lucia e Amanda: una madre e una figlia che non si erano mai osservate per davvero. È la stessa fragilità che può farci toccare il vero sé, il nucleo autentico della nostra persona. Quella fragilità che non ha niente da imparare, ma tutto da insegnare.