Sempre tornaredi Daniele Mencarelli | |
Genere: Letteratura e narrativa | Prima pub.: 2021 |
Formati disponibili: Cartaceo,Ebook | Link Amazon |
Scheda libro completa |
Di solito un viaggio inizia quando parti, quando scopri il sapore di nuove terre e vorresti non liberartene più. Di solito un viaggio dovrebbe dare spensieratezza, libertà, felicità. Ma, se diventasse un viaggio inverso? Se fosse la fine di un altro viaggio e il principio di qualcosa di diverso, nuovo, inaudito? È quello che accade a Daniele, quando decide di partire in un viaggio di ritorno dal famoso Cocoricò, il giorno dopo essere arrivato, alla volta della sua amata Roma. Parte, come si userebbe dire, all'avventura, senza soldi né documenti, solo e soltanto con sé stesso e la tanto odiata valigia verde pisello.
Conoscere sé stessi è un lavoro difficile. Richiede pazienza ma anche tanta forza, perché smussare gli angoli più complessi, alzare la polvere dai rottami di quello che siamo stati significa respirare veleno; far entrare nei polmoni le difficoltà vissute, le paure celate, i sogni che ci siamo proibiti. E, se per farlo sfidiamo il nostro corpo, i nostri muscoli, ogni centimetro di forza che abbiamo il lavoro pesa il doppio. Daniele sceglie di allontanarsi dalle sue certezze, dall'idillio di due bellissime settimane al mare con gli amici per trovare una tregua alla sua voglia insaziabile di capire: capire la vita, che è la materia più complessa che esista. Ma la tregua non è tregua se non la sfidi a duello. La tregua non è tregua se non la cerchi. La tregua non è tregua se non hai il coraggio di guardarla in faccia.
Così, con l'unico mezzo che ha a disposizione, Daniele si incammina verso il mondo. Il mondo vero, il mondo che è fatto di persone che vivono, che amano, che soffrono, che lavorano, che accudiscono, che si illudono. Il mondo che non si vede in nessun film o serie tv, perché è il mondo di chi lotta per guadagnarsi un posto, una ragione per andare avanti, per non sprofondare. Il suo migliore amico diventa l'autostop: rimediare passaggi, anche se per pochi chilometri, che lo avvicinano un po' di più alla sua meta, al suo punto di ritorno. Incontra gente estranea a lui, con una vita e un vissuto totalmente diversi. Gente buona e a volte crudele. E, poi, incontra lei, l'amore, l'anima che si incarna in quel battito cardiaco di chi si sente finalmente a casa, anche se a mille miglia di distanza.
Enrico, Annamaria, Alberto, Emma, sono solo alcuni dei compagni di questo lungo viaggio. Persone preziose che hanno dedicato una parte delle loro giornate ad aiutare un ragazzo sconosciuto, molte volte sfatto e stanco, senza una lira in tasca. Perché è in quel gesto che si nasconde la magia dell'uomo: l'incontro di due corpi e due anime sole, che si fanno compagnia a vicenda, anche solo per una cena, anche solo per una notte. In fondo,
Amare la propria sofferenza per sapere accogliere ancora più forte quella altrui.
I viaggi solitari fortificano, scolpiscono i muscoli per prepararli a sfide sempre più intense, impegnative. Non importa quanta fame hai, quanta sete ti logora, quanta stanchezza grava su di te: se l'obiettivo è quello di continuare, di perseverare, di incontrare la bellezza in ogni sua forma, tutto il resto perde di significato e, tu, vai avanti sempre e comunque. È quello che Daniele capisce, quello che impara, quello che sfida.
Sempre tornare è una rinascita interiore, un'elevazione verso i bassifondi della vita, le piccole cose che i rumori quotidiani nascondono e coprono. È il cammino di chi si mette in cammino con paura, sì, ma anche con coraggio. È il viaggio di chi il viaggio l'ha iniziato ma non sa quando e se finirà, perché il viaggio della vita è un'autostrada senza fine.