"Mio marito è biondo, ha la fronte stempiata, i denti freschi, la pelle chiara macchiata di lentiggini... Mio marito è un uomo elegante, veste con cura... Quando mio marito parla, io lo ascolto attentamente... Mio marito è amato dagli amici, stimato dai superiori..." Mio marito: due parole che racchiudono la vita di una donna costretta nell'abbraccio matrimoniale, che agli occhi del mondo le permettono di esistere e di contare. Pubblicati per la prima volta nel 1968, questi racconti sono una testimonianza storica e letteraria sulla condizione subalterna in cui sono state tenute le donne da tempi immemorabili, un sorriso di ironia sulla inconsapevole, buffonesca crudeltà della coppia tradizionale, che testimonia l'impegno sociale e politico di una scrittrice da sempre in lotta contro ogni tipo di prevaricazione.